LA PASSIONE PER LA LAGUNA
Oggi ho incontrato Rachele e Marco, due veneziani doc amanti della laguna … una passione che mettono a disposizione di quanti la vogliono scoprire e che hanno trasformato in un vero e proprio lavoro con la creazione di Venice tour by boat.
A bordo del loro nuovissimo taxi, propongono una serie di itinerari che permettono di scoprire luoghi della laguna veneziana, accessibili solo con una barca privata e con l’aiuto di un veneziano esperto.
Una conversazione a più voci che ha rappresentato l’occasione per fare una carrellata dei tour proposti, scoprire meglio la laguna e parlare un po’ di Venezia e della sua fragilità.
Volete prenotare uno dei loro tour e scoprire la laguna a bordo di una barca? Contattate Marco e Rachele e non dimenticatevi del codice promozionale AleTiffany …
A questo punto non mi resta che augurarvi buona navigazione!
D: Ciao ragazzi, potete presentarvi?
R: Io sono Marco, sono il capitano della barca. La nostra ditta si chiama Venice tour by boat ed è nata circa 7 anni fa.
Cerchiamo di dare alle persone un servizio diverso da quello che può essere il classico giro in gondola, che si limita a far conoscere la Venezia turistica. Noi miriamo a far scoprire una Venezia più nascosta. Con me c’è sempre mia moglie Rachele, che è anche mia socia e mia assistente.
Io sono Rachele, anch’io veneziana doc. Come Marco desidero mostrare al meglio Venezia, mi occupo dell’accoglienza dei clienti e durante la navigazione cerco di dare più informazioni possibili sulla laguna, spiegando la storia delle isole, di Venezia, delle usanze locali, mettendo l’accento su aspetti diversi, e fare tutto ciò navigando tra la laguna è semplicemente meraviglioso. Ci sono dei posti che non si conoscono ed è bello farli scoprire agli altri.
Marco: abbiamo constatato che la maggior parte dei visitatori che arriva a Venezia conosce Murano, Burano e Torcello. Per me invece una delle isole più belle e che merita di essere conosciuta è Sant’Erasmo con le sue campagne, dove si possono ancora trovare le usanze di una volta e prodotti artigianali.
Rachele: tante volte mi capita che navigando le persone vedono le barene e non riescono a capire cosa siano. Allora comincio a raccontare com’è nata Venezia, dalle palafitte …e infatti rimangono molto sorpresi.
Marco: spesso il turista che viene qui vede Venezia fatta e finita, ma se non vede le barene non ha la percezione da dove tutto abbia avuto inizio, da dove derivi tutto questo splendore. Venezia è una piccola perla, tutto ha avuto inizio dal fango.
Venezia è molta fatica, ingegno per cercare di strapparla dal mare.
In molti non sanno che il Lido sia un’isola artificiale e non si rendono conto che possono vedere sia la barena artificiale che quella naturale. Alla fine del tour sono molto più arricchiti. Accompagnandoli in laguna e facendoli entrare poi nel bacino di San Marco facciamo notare loro la differenza del moto ondoso, che diventa molto più importante ovviamente nel bacino di San Marco, mentre in laguna c’è meno passaggio, l’acqua è piatta.
Si parla tanto di grandi navi ma per me bisognerebbe rivoluzionare le barche piccole.
Le grandi navi fanno altri malanni, ma le barche piccole rappresentano quella goccetta che batte costantemente sulla riva e te la mangia fino a creare quei disastri che conosciamo.
Forse solo i veneziani si rendono conto di certe cose, soprattutto ora che c’è bassa marea; se osserviamo le fondamenta si vedono veri e propri buchi, perché taxi, alilaguna, barche con una certa stazza portano via tutto.
D: Com’è nata la vostra ditta e l’idea di far conoscere Venezia da una barca?
In realtà siamo maestri d’arte, dei designer, abbiamo una ditta a Murano tutt’ora in attività. Abbiamo avuto l’idea di lavorare nel turismo in seguito ad una vacanza in Grecia dove avevamo prenotato le classiche gite turistiche organizzate.
Non eravamo rimasti per niente soddisfatti dall’organizzazione di questi tour e al nostro rientro ci siamo detti “perché non creare qualcosa di diverso a Venezia dal classico giro in taxi o in gondola”?
E da lì, un po’ alla volta, ci siamo fatti la nostra clientela, ci siamo fatti strada; siamo molto soddisfatti perché ora abbiamo clienti che ritornano o che ci mandano amici, famigliari.
Rachele: Marco è nato sulla barca, è sempre uscito in barca con il papà, ha fatto la guardia costiera, ama il mare, mentre a me piace molto stare in contatto con le persone, quindi abbiamo provato.
Marco: noi abbiamo voluto approcciarci in maniera diversa, curando i clienti e questo ha pagato.
Rachele: è bello vedere la gente contenta alla fine di un tour, ci ringraziano, ci abbracciano … dicono che è stata l’esperienza clou della giornata. Li trattiamo bene, cerchiamo di farli sentire in famiglia.
Marco: oltre al giro turistico, diamo anche alcune dritte su dove andare a mangiare, dove andare a comprare prodotti artigianali locali ecc. Va al di fuori della nostra proposta, ma vediamo che la gente apprezza. Sappiamo quanto sia difficile muoversi a Venezia, è un labirinto, devi sapere dove andare e non trovare la fregatura.
Rachele: ci immedesimiamo nel turista; ci mettiamo nei panni dei clienti visto che anche noi, quando siamo all’estero, gradiremmo ricevere un’accoglienza al top.
D: Potete descrivere uno dei vostri tour ?
Marco: un tour simpatico che si presta soprattutto a famiglie con bambini, è la caccia al tesoro in laguna. E’ un tour che ci siamo inventati dal nulla e che unisce l’utile al dilettevole. I genitori possono ammirare le bellezze della laguna, le isole, mentre il bambino diventa un piccolo capitano. Non appena sale a bordo gli viene consegnata una mappa e man mano che proseguiamo nel percorso, deve riconoscere determinati indizi che trova sulla mappa, per arrivare appunto al tesoro. Alla fine riceve un regalino, è una vera e propria avventura.
Il bambino corre il rischio di annoiarsi a Venezia, mentre il giro in barca lo incuriosisce e ha la possibilità di imparare divertendosi. E’ un gioco che può andare bene fino ai 7 – 8 anni.
Per fare qualche esempio: gli facciamo riconoscere un sottomarino e poi gli raccontiamo la sua storia, il nome che porta ecc. Andando verso Burano chiediamo di riconoscere il campanile storto e ne spieghiamo il motivo … sono quei piccoli input che permettono di far imparare un po’ di storia della città.
Rachele: per chi è più avventuroso o ama la fotografia, li portiamo verso le barene, fuori da Venezia, per vedere le oche, i cigni, i cormorani. Purtroppo questo tour è poco richiesto ma tutti quelli che ho accompagnato sono rimasti a bocca aperta … non ci si aspetta tutta questa ricchezza dalla laguna.
Marco: un altro tour molto interessante è intitolato I colori della vita durante il quale accompagniamo le persone a disegnare le nature morte, portandoli in quei posti in cui si accede solo con barca privata.
Infine, un altro tour bello, ideale per le coppie o per chi viene a Venezia per la prima volta, è il tour del tramonto. Dura un’oretta e mezzo. Carichiamo i nostri clienti alle Fondamente Nove, costeggiamo la laguna nord, li portiamo verso l’Arsenale, l’isola della Certosa e alle Vignole, dove è presente la chiesa più piccola d’Italia. Navigando passiamo davanti al Lido, ci dirigiamo poi verso San Lazzaro degli Armeni, San Servolo per arrivare infine nel bacino di San Marco; per le coppie è fantastico perché arriviamo al momento del tramonto e si possono ammirare dei colori spettacolari.
D: E questa nuova barca? So che si è trattato di un cambiamento e un investimento molto importante per voi.
Sì, si tratta di una barca nuova, avrà 3 o 4 mesi, è un classico taxi veneziano, abbiamo apportato un po’ di modifiche perché a noi serve per i giri turistici e non per fare servizio taxi. Abbiamo alzato di qualche centimetro la cabina in modo da poter entrare più agevolmente. Abbiamo aperto tutto il tettuccio, tipo limousine, quindi se uno vuole può rimanere in piedi a fotografare. Qualora invece ci sia un po’ di brezza o se si desidera un po’ di privacy, si può rimanere seduti sui divanetti. La barca ha tutti gli optional; oltre all’impianto stereo, è presente anche il riscaldamento per l’inverno.
Ha la scaletta per fare il bagno (non in laguna!!), divanetti comodi, è molto spaziosa.
La barca viene divisa in 3 sezioni: la zona di prua dove sono presenti i gradini sui quali abbiamo fatto mettere dei cuscini, per poterli utilizzare come seggiolini.
La parte interna ha 4 salottini e il divanetto dietro che viene chiuso da dalle porte. In questo modo qualora uno non voglia mischiarsi con altre persone ma ha il piacere di fare comunque una gita turistica low cost, riesce ad avere la propria privacy.
Un altro dettaglio particolare è rappresentato dal colore dei divanetti: abbiamo scelto il color Tiffany.
Crediamo sia l’unica barca in laguna ad avere questi colori così sgargianti, estivi.
E’ stato sicuramente un azzardo, chiedono tanta manutenzione e ti diremo tra qualche anno se abbiamo fatto la scelta giusta.
Abbiamo anche un’altra barca, il “work around”, che è il classico open, con la consolle di guida al centro e divanetti davanti e dietro. Resta una barca elegante ma essendo tutta aperta è ideale per il periodo estivo e sconsigliata nel periodo invernale.
D: La nuova barca ha un nome?
No, deve ancora venire fuori. E’ la barca che decide e che tira fuori il nome.; ci dirà lei come vorrà farsi chiamare. L’altra barca storica di cui ti abbiamo appena parlato si chiama One Night.
D: Mi chiedo sempre: Venezia, perché? Perché secondo me Venezia è una scelta: si sceglie di venirci a vivere, si sceglie di restare …
Marco: domanda bella, complessa… perché venire? Perché è una città unica al mondo, che si gira tutta a piedi. Sembra scontato per noi veneziani ma venire a Venezia e non muoversi in macchina ha un suo perché. Ci si muove sull’acqua e non sotto, come per altre città può essere l’uso della metropolitana…
Perché restare ? Perché non è una città vecchia come pensano in molti, è una città difficile. Devi restare sempre giovane a Venezia perché se inizi ad avere difficoltà a camminare e a fare i ponti, la terra ferma è sicuramente la soluzione ideale.
Ai nostri clienti consiglio sempre di perdersi, di scegliere un posticino che sia il loro, così avranno qualcosa in più da raccontare.
Rachele: non potrei pensare a un’altra città che non sia Venezia. Nonostante sia nata qui riesco ancora a meravigliarmi.
Marco: inoltre è una delle poche città ad essere ancora sicura, si può rientrare da soli la sera senza problemi, per fortuna non c’è criminalità.
D: quali sono i vostri posti del cuore? Se doveste consigliare un posto da visitare, dove accompagnereste i vostri clienti?
Marco: poco distante da qui si trova la calle più piccola di Venezia dove porto tutti i miei amici: si tratta della calletta Varisco, nei pressi di Campo Widmann.
Fuori da Venezia invece consiglierei l’isola di Carbonera, l’isola più bella in assoluto e che adoro, ma bisogna avere una barca privata per potervi accedere. Su quest’isola negli anni 30 era presente un vecchio hotel ora in disuso. Esiste ancora una terrazza con una vista stupenda, che permette di vedere fino alle bocche di porto, Burano … lascia senza fiato.
Rachele: per me a Venezia Cannaregio resta la zona più bella in assoluto, con la Misericordia, il ghetto, con i suoi bacari uno dietro l’altro. Adoro anche la chiesa della Salute e le Zattere in generale, per una passeggiata o gustare un buon gelato.
D: Un’ultima domanda da non veneziana. Qual è la vostra definizione di venezianità?
Per noi è quella voglia di non arrendersi, di combattere.
Fuori Venezia è tutto più semplice: si prende la macchina e si va a fare la spesa; qui devi calcolare tutto, fare chilometri a piedi. Venezia è il tuo personal trainer, è quella che ti tiene in forma e che ti dà la voglia di muoverti.
Venezianità è sprint … essere sempre reattivi. E’ l’evolversi sempre.
Curiosità
Barene: le barene sono terreni tipici delle lagune, periodicamente sommersi dalle maree. Sono attraversate da canaletti naturali, detti ghebi, e ricoprono una notevole superficie della laguna di Venezia, soprattutto nelle zone nord e sud.
Esse rappresentano un piccolo paradiso per molte specie di uccelli e per un raro ecosistema di piante resistenti all’ambiente salino.
Questi habitat inoltre, sono sì delicati, ma portano importanti benefici all’uomo: ad esempio, favoriscono la biodiversità, moderano correnti e moto ondoso, supportano attività economiche come pesca ed eco-turismo, oltre a possedere un’elevata valenza paesaggistica.
Bassa marea: sentiamo spesso parlare di alta marea, ma è presente anche il fenomeno inverso, cioè della bassa marea, cioè la fase in cui il livello del mare si trova al di sotto della media a causa di attrazioni gravitazionali di corpi esterni
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